Apre “Astemio”, a Roma, in via Cavour.
Oreste, amico di vecchia data e compagno di squadra, nonché grande “trafficante di vino”, mi dice che non posso non andare. Apre Astemio, a Roma in via Cavour.
E’ di venerdì pomeriggio, è scomodo. Salto in scooter con Stefania e vado. Ne valeva la pena. Mai vista tanta concentrazione di vino per metro quadro in una enoteca. E’ una inaugurazione. E’ un locale di Marco Wu, che non conoscevo, ma Oreste mi spiega un pò di cose.
Tra un prosciutto e un erborinato non so dove girare la testa. Mi sembra di essere in un caveau. Parto dal basso per poi rischiare il torcicollo con la testa rivolta in alto.
Mentre bevo un calice di bollicine di Andreola (non mi chiedete cosa… ero distratto) che domani riceverà un premio a Sparkle 2017, mi va l’occhio sulla parte alta degli scaffali.
No, non posso resistere. visto che non posso berli, devo almeno toccarli. Allungo le mani ed entro in contatto con ciò che non avevo mai visto: i pezzi da 90.
Prendo in mano uno Chateau Margaux e uno Chateau Lafitte Rotshild e… ma cavolo quanto pesa la bottiglia! Scopro che esistono bordolesi che pesano di più, probabilmente a protezione di un nettare più che prezioso.
Metto da parte le mie mire a chissà quando, forse a quando capirò qualcosa di più, forse a quando mi “avanzerà” quel mezzo migliaio di euro e deciderò di condividere un momento di follia. Per fortuna Oreste mi impone di spostare il fuoco su un Collio Doc Schiopetto “il Mario”. Mi dice che è un vino eccezionale, considerato nel 2016 tra i migliori 100 vini del mondo. Però…
Arriva anche il mio piccolo momento di soddisfazione. Oltre alle cose strepitose che abbiamo assaggiato capita anche un “rosso da inaugurazione” – come è ovvio che ci sia in queste situazioni – e lo centro in pieno.
Manifesto perplessità sulla bocca e sulla validità dei tannini. Oreste mi conferma dicendo “si, hai ragione, è un vino corto…”. Ho il mio momento di fierezza. Che cominciassi per caso a capire qualcosa?
Andiamo via.
Ciao Marco Wu, ci rivedremo, ma farò attenzione a venire senza carta di credito, bancomat e con i soldi contati, anche perché questo potrebbe essere un luogo di perdizione…