Funaro: quella piccola azienda che piccola non è…

Tiziana, Clemente e Giacomo Funaro hanno iniziato con piccoli numeri. Oggi il progetto continua sugli 85 ettari dislocati tra Santa Ninfa e Salemi in provincia di Trapani con un team affiatato. Il criterio usato in azienda è quello di avere piccoli appezzamenti di terreno sui quali lavorare per valorizzare il terroir e le singole varietà di vino. Dal Metodo Classico al Passito allo Chardonnay, valorizzando i singoli vitigni in purezza. Tutti vini biologici le cui uve provendono esclusivamente dall’Azienda Agricola Funaro.

L’azienda è piccola ma all’avanguardia. Da menzionare il rispetto dell’ecosostenibilità anche in cantina, luogo nella quale per mezzo di un processo di “Fitodepurazione Attiva” tutte le acque reflue prodotte durante i processi produttivi vengono depurate naturalmente (con un sistema integrato di roccia vulcanica filtrante e canne palustri micorrizate), e possono essere riutilizzate per l’irrigazione delle colture agricole.

Giacomo si presenta con molta umiltà come “piccola azienda agricola“, ma a me piccola non sembra.
Le terre, il team, l’attenzione per il territorio e per l’ambiente e le grandi varietà prodotte mi suggeriscono tutt’altro.

Piccoli nel modo di presentarsi, ma di tutto rispetto nella sostanza. E interessanti, molto interessanti nel vino 🙂

Grazie Giacomo, mi sono dimenticato di chiederti quale è l’origine del nome dei tuoi vini “gatto nero” e “gatto bianco“… ma verrò sul posto per farmelo spiegare…

www.funaro.it

 

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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