Giovani leve alla riscossa: quando vino e sport diventano un connubio possibile

Ogni volta mi faccio la stessa domanda: ma chi me lo fa fare?
Non ho un’enoteca, non ho un ristorante, non vendo vino e non sono un catering. Eppure ogni volta che mi viene un’idea mi ritrovo a chiamare mille persone, a caricare la mia auto fino all’inverosimile, a coinvolgere persone, a stampare cose, a produrre “oggetti e oggettini” per rendere le cose più gradevoli. Grandi faticate, ma accompagnate da grandi soddisfazioni.

La soddisfazione più grande è quella del piacere di avvicinare le persone al vino. L’obiettivo è infatti sempre lo stesso, portare vini “interessanti” e metterli a disposizione di chi è disposto a lasciarsi incuriosire da quei piccoli racconti  che noi riusciamo a trasferire.
Oggi siamo stati al mio Circolo “Archi di Claudio Golf Club” un luogo vivo, intimo e – a differenza di altri circoli – molto confidenziale. Un posto che ti accoglie sempre a braccia aperte.

Sarà che la nostra gara è stata annunciata come “la gara più alcolica dell’anno“, ma 112 iscritti sono stati impegnativi. Vini in fresco, apribottiglie pronti, mascherine, bicchieri, portaghiaccio e grembiuli griffati Bordolese.it (…e ci mancherebbe) e maritozzi salati – uno spettacolo – preparati da Marco Andreotti di Pasticceria Andreotti Ostiense.

Ai golfisti ci abbiamo pensato prima, con palline logate e “spruzzini” disinfettanti “Sterile 85” di Silvio Carta. Adesso pensiamo al vino.
Ma la preoccupazione (si fa per dire) quando si ha a che fare con un’audience non specializzata, è sempre la stessa: riusciremo a farli “degustare” invece che solamente “bere”? Riusciremo a far apprezzare le fatiche dei produttori che hanno scelto di affiancarci in questa piccola prova del nove?

E’ sempre una scommessa difficile. Momenti fatti di sofferenza per bicchieri impugnati come boccali di birra piuttosto che vini interessanti trangugiati a mo’ di bibita. Vabbé… proviamoci. Inauguriamo i calici griffati “Bordolese.it” e allestiamo un banco di assaggio. Ma per osare come si deve, la scelta più importante è quella di affidare l’evento ai giovani.

Ludovica, Federico, Mattia e Lorenzo. Rispettivamente 15,16 e due neodiciottenni.
Condividono un pranzo insieme, al loro tavolo degli “under” e scarico sulle spalle di Federico, mio figlio, il compito di formarli su come servire, così come di raccontare ogni singola bottiglia che abbiamo a disposizione. Giovani si, ma devono essere preparati.

Con la leggerezza che contraddistingue questa età, il pomeriggio prende forma tra qualche bottiglia “impugnata” in modo non proprio appropriato e qualche sgocciolamento di troppo. Fatto sta, che vedo con piacere i partecipanti mettere il naso nel calice, quindi assaggiare e chiedere. E lo fanno per tutto il pomeriggio, al punto tale da finire tutte le nostre scorte eno-gastronomiche, inclusi i maritozzetti salati forniti dall’amico Marco Andreotti.

Accade esattamente quello che desideravo. I ragazzi già dalla prima mezzora sembrano dei veterani. Le persone sorseggiano e socializzano.
Fossero i giovani la chiave di lettura di questo pomeriggio così ben riuscito?

Ecco cosa abbiamo bevuto e fatto bere.

  • Quore Brut Riserva 2014 TRENTODOC di Lucia Letrari
  • Onirocep, Falerio Doc 2020 di Pantaleone Vini
  • Vermentino di Gallura Taerra 2020 DOCG di Cantina Tani
  • Sussinku 2020 – Romangia IGT di Nuraghe Crabioni
  • Cannonau di Sardegna 2019 DOC di Nuraghe Crabioni
  • Carignano del Sulcis 2019 DOC di Bentesali
  • AlVolo Aglianico del Vulture 2019 DOC di Alovini
  • Langhe Nebbiolo 2020 di BelColle
  • Barolo 2017 di BelColle
  • Moscato di Sorso Sennori 2017 DOC di Nuraghe Carbioni
  • Vernaccia di Oristano Riserva 2006 di Silvio Carta
  • PigSkin Silver London Dry Gin di Silvio Carta
  • 4312 Aquamirabilis London Dry Gin di Anonima Distillazioni
  • 4312 Aquamarina Dry Gin di Anonima Distillazioni

Una bella faticata. Però una gran bella giornata.
Una di quelle che ti mette in moto il cervello e ti fa capire che probabilmente le idee buone sono quelle strane.
Una di quelle che ti permette di pensare ai giovani come risorsa e non come problema.

Doveroso ringraziare chi ci ha supportato in questa giornata di festa.
Marco Andreotti per il food, mentre per il vino Letrari, Pantaleone Vini, Cantina Tani, Nuraghe Crabioni, Bentesali, Alovini, BelColle. Per i distillati, Anonima Distillazioni e Silvio Carta e, non ultimo Maurizio Valeriani di Vinodabere.it 

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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