E’ possibile coniugare tradizione e innovazione? Esiste una cucina gourmet lucana?
E’ in un piccolo paese del Vulture, Lavello, che Savino di Noia – chef cresciuto sotto l’influenza di Gualtiero Marchesi e Antonino Cannavacciuolo – ha intrapreso questa sfida.
Caciocavallo, peperone crusco e salsiccia la fanno da padroni, ma in un contesto raffinato e sfizioso dal quale si percepisce tutta la sua passione per la cucina, per la Basilicata e soprattutto la volontà di farlo sella sua terra. Perché passarlo a trovare? Perché è uno di quei posti “da non perdere”, un albergo diffuso ma soprattutto un posto nel quale l’accoglienza è di quelle che ti fanno sentire a casa.