Accogliente, entusiasta, competente. Girare in compagnia di Elena nelle sue vigne è stato un piacevole momento, fatto di racconti, condivisione e di un paesaggio suggestivo. Abbiamo incontrato Elena Fucci a Barile, nel Vulture, nel “suo” vulture. E’ bastato poco per sentirci travolti dal suo attaccamento alla terra, dalla sua preparazione, dall’orgoglio e dalla determinazione nel riprendere le vigne di famiglia e farne un vino strepitoso.
“Titolo” è il suo vino. Uno solo. Una scelta chiara, netta, per un Aglianico del Vulture nel quale si capisce al primo sorso che in quella bottiglia sono state fatte convergere tutte le energie che Elena aveva a disposizione. Mi viene quasi di pensare ai monaci shaolin quando riescono a fare cose impensabili facendo convergere tutte le energie in un solo punto del corpo…
Forse per questo “Titolo” è un Aglianico di grande carattere e struttura, premiato non a caso più volte. 12 mesi in barrique.
Complesso al naso, raffinato e potente una volta in bocca.
Un vino che mi convince sempre di più sul fatto che l’Aglianico del Vulture è uno dei miei preferiti.