Quando parli con Paolo Ippolito, la prima cosa che si percepisce è il desiderio di comunicare il suo territorio in un modo diverso.
Il suo è un legame forte. Si percepisce a chiare note il desiderio – una smania mi permetto di dire – di far percepire la sua Calabria nel modo che meriterebbe.
Però Paolo e la sua Azienda – Ippolito 1845 – non si fermano alla solita Calabria.
Se guardo bottiglie e packaging di Mare Chiaro, Pecorello e Pescanera, la mia percezione è quella di una Calabria che si vuole proporre in modo innovativo, con vini allo stesso tempo interessanti e di grande fruibilità, ma anche con una grande attenzione all’estetica e con un appeal che non può passare inosservato
Poi si torna alla Calabria Classica, quella delle etichette classiche e dei colori intensi del Gaglioppo del Ripe del Falco (confesso uno dei miei rossi preferiti), a testimoniare il forte legame con il territorio e con la storia dell’Azienda.
Stare con Paolo è un po’ come farsi un giretto sull’ottovolante. Inizi in un modo e finisci sull’altro.
inizi la giornata sulla spiaggia e la finisci sul divano a sorseggiare una sua riserva.
Sicuramente non ci si annoia 🙂