L’Alto Adige, i suoi vini, il suo territorio…

Ho già toccato questo argomento un paio di anni fa, ma non posso esimermi dal tornare di nuovo a fare alcune considerazioni.
Roma, su una stupenda terrazza dell’Hotel Melià al Gianicolo, graziati da una strepitosa giornata di sole.
Sono qui, con alcuni amici di Vinodabere.it per il Roadshow dei Vini dell’Alto Adige.

Io vengo dalla comunicazione (anzi, ancora ci sono dentro) e non posso non notare la cura con la quale ogni volta l’Alto Adige riesce a promuovere non solo i propri vini ma l’intero territorio.

Espositori ovunque. Monitor in bella vista. Marchio in altrettanta bella mostra. Una busta affianco ad ogni sedia che non promuove solo i vini ma l’intero territorio. Lo fa con un libretto nel quale sono elencati i vini in degustazione, Con un opuscolo nel quale sono descritti vitigni, territori, storia, eventi e chi più ne ha più ne metta. Poi anche un libro di ricette nel quale – ovviamente – vengono presentati i prodotti del territorio. A completare l’opera chips di mele essiccate, chips di segale con frutta (gli “struzen“) e un lingotto di speck.

Bravi, bravi, bravi.
Dovrei parlare di vino, ma se io penso a come non si promuovono altri territori, mi vengono le bolle…

La degustazione delizia il nostro dopo pranzo (anche se io non ho pranzato…), ma questo articolo nasce con l’intento di sottolineare un bel modo di comunicare un territorio. E’ per questo quindi che mi faccio prendere dalla pigrizia, rimandandovi alle note degustative pubblicate su vinodabere.it 

Per quanto mi riguarda, c’è da dire che spicca sempre la piacevolezza dei bianchi altoatesini.
Sempre interessanti, come interessante il gewurztraminer finale, interessante per il suo finale secco.

Complimenti.

 

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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