David Bowie
“Lazarus”
2015 – Lazarus
Un annuncio. L’ultimo lavoro di un grande della musica contemporanea. Non riesco a classificarlo ma solo ad ereditarne la forza. La forza del testo, della voce, dell’interpretazione, del significato. Tutto perfetto come sempre, fino alla fine.
Nessun consiglio. Questo pezzo può prendervi fino in fondo oppure non piacervi. Per cui, vi lascio liberi di scegliere ciò che più preferite. A voi la scelta se andare “on Mars”, o “Under pressure” 🙂
The Clash “London Calling” 1979 – London Calling Il basso di Joe Strummer è ipnotico, martellante, incessante. Sfido
Paolo Nutini “New Shoes” 2006 – These Streets Non vi fate trarre in inganno dal nome italiano: Paolo
Sade “Cherish The Day” 1992 – Love DeLuxe A suo tempo elegante. Quasi 20 anni dopo, ancora più
Amy Whinehouse & Paul Weller “Don’t Go To Stranger” 1954 – Arthur Kent / Redd Evans
Pink Floyd “Comfortably Numb” 1979 – The Wall “Piacevolmente insensibile”. Piacevolmente ascoltabile. Tratto da un album storico, non
Peter Gabriel “Solsbury Hill” 1977 – Peter Gabriel Mai brano potrebbe essere più appropriato per questo
The Style Council “My Ever Changing Moods” 1984 – Café Bleu Album da non perdere. Le tante fasi
Eminem “Lose Yourself” 2002 – 8 Mile Un 2020 terribile. Mai come in un momento come
Extreme “More Than Words” 1990 – Extreme II: Pornograffitti Voce e chitarra. Pochi fronzoli per lasciare spazio alla
Caparezza “China town” 2014- Museica Testi raffinati, come sempre, per una variazione “soft” dello scatenato “Capa”. Un video
Fabi, Silvestri, Gazzè “L’amore non esiste” 2014 – Il padrone della festa Italiani fino al collo. Testi delicati,
Bob Berg “Pipes” 1988 – Cycles Probabilmente sconosciuto ai più. Sicuramente non di facile ascolto. Per
Led Misérables “Do you hear the people sing?” 2012 – Original Soundtrack Non avete visto né film né
Pat Metheny The First Circle 1984 – First Circle Non potevo iniziare con un brano diverso. Un brano
