C’è poco da fare. In questa degustazione gli attori hanno preso il sopravvento sugli “esperti”.
Soprattutto quanto gli attori si rivelano essere più esperti degli “esperti”.
Sarà che – e qui confesso il mio amore per il Sagrantino di Montefalco Passito – con questo vino tutto è possibile, sarà che è pomeriggio inoltrato e ci siamo tutti lasciati andare, ma credo che l’accoppiata Foschi-Ciufoli abbia inflitto un netto 3 a 0 al resto della ciurma.
A sorpresa Roberto Ciufoli confessa di essere sommelier. Oddio, ha confessato anche di essere Batman, ma da lui ci aspettiamo questo e altro. Tiziana Foschi inaugura un inedito “sentore di uomo che fugge“… e al resto dei degustatori rimane poco da controbattere. Maurizio Valeriani di vinodabere.it è oramai rassegnato a mettere da parte il suo immenso sapere. Luna De Santis di Vinòforum si lascia trascinare dal clima e dai racconti dei “diavoli” scacciati, ricordandoci però della sua infinita competenza.
Ma non finisce qui. Tiziana sfodera un set di bicchieri dalle forme più disparate e viene subito “rimessa in riga”, in modo accademico, da Maurizio Valeriani. Roberto rischia l’ammonizione ufficiale per il fatto di aver usato un bicchiere “alsaziano” per un Sagrantino passito….
A dir la verità tenta un ingresso in degustazione anche Johannes Keizer il mio amico umbro-tedesco di Wine Song Ltd., un uomo capace di stupire chiunque con la sua conoscenza dei vini umbri e con la sua cucina di territorio… ma pare che nel suo casale di Orvieto il 5G sia stato ridotto ad un misero 1G scarso….
Ah, sono a un passo dalla gaffe….. Cara Liù Pambuffetti… perdonaci se abbiamo tolto spazio al vino, ma questo è il nostro “stile”.
Posso dirti, però, che più alto è il livello delle chiacchiere e più è segno buono?
ti verremo a trovare presto, come promesso, più “caciaroni” che mai!
🙂