64 vini al pomeriggio e altri 50 che ci aspettano questa mattina, questo è stato il nostro modo di affrontare il weekend. Un risveglio lento, un tentativo blando di abbozzare una colazione e poi via in scooter alla volta di Monteverde.
Un arrivo assonnato. Due vassoi di cornetti sul tavolo. La bocca ancora intrisa di caffè (lo so, non si dovrebbe, ma il rischio era quello di cadere con la testa sul tavolo…) e la lista sul tavolo che ti dice senza via di scampo “ce ne sono ancora una cinquantina…”.
Bollicine, poi rosati. Quindi “una pagina” abbondante di bianchi. Un po’ di Primitivo e poi giù Aglianico come se non ci fosse un domani.
Quando racconti queste cose agli amici, di come avventurarsi in una degustazione di prima mattina, ti prendono per matto. Ma i matti sono loro, quelli che “non possono” o che non hanno ancora capito quale possa essere il valore di una “sessione” come questa.
Durante il mio corso da sommelier, in due anni, di vini ne avrò provati 2-300. Uno per tipo.
Solo questa settimana, tra Radici del Sud e Questa degustazione per la Guida della Basilicata di Vinodabere.it, di vini ne ho provati altrettanti, ma non uno per tipo…
Un confronto serrato tra annate, frutti, colori e tannini. Un confronto tra opinioni diverse, ma soprattutto la possibilità di mettere a confronto lo stesso vitigno in più espressioni, evoluzioni, annate, territori, aziende.
Non “n” vini per “n” vitigni, ma “n” vini dello stesso vitigno: una inesauribile occasione per capire, crescere e ancora capire le differenze tra ciò che riesce ad esprimersi in modo giusto o meno, nel bicchiere.
Dare un “95/100” a un vino, in queste condizioni è più facile.
E’ come se dovessi andare a cercare una foto a colori in mezzo ad altre foto in bianco e nero.
Il tutto in un contesto piacevole e inclusivo, quello della ciurma di vinodabere.it guidata da Maurizio Valeriani, fatto di “professionisti amici” pronti a spaziare tra un severo giudizio e una risata. Pronti a condividere l’entusiasmo per un vino sorprendente così come un amorevole scontro in occasione di quei vini capaci di “dividere”.
Bello iniziare così una giornata. Bello finirla davanti a un piatto di carbonara, parlando NON di vino.
Bello aver condiviso la giornata con il primo impegno “ufficiale” 😊 di mio figlio Federico, il quale ha sorprendentemente “retto botta” a due giornate così tanniche.
Grande Basilicata. Anzi, Lucania, che mi piace di più.
Un piccolo grande viaggio in una terra che in viaggi recenti ha saputo farsi apprezzare e amare.
Un viaggio che, se fatto con amici e affetti, vale ancora di più…