Serata Bolgheri

Terzo appuntamento AIS alla scoperta dei vini toscani.
Siamo passati per il Montepulciano e per Montalcino. Stasera è la serata di Bolgheri.
Come sempre il nostro uomo-guida della serata è Luca Radicchi, nostro docente AIS, toscano doc: potevamo pretendere di meglio?

C’è grossa aspettativa.Si berrà il Sassicaia 2015 appena giudicato come miglior vino del mondo.

Ne beviamo nove, in una serata lunga e impegnativa. Impegnativa in quanto avrei sostituito i famigerati “piavettini” (grissini corti e cicciotti che ci accompagnato nelle degustazioni) con qualcosa di toscano e di sostanza, ma si sa, sono ghiotto, poco opportuno e con pretese impossibili 🙂

La faccio breve. Potrei dire che i Bolgheri bevuti non sono interessanti? No, di certo, anzi, il contrario. Citando dal dal sito del Consorzio di Bolgheri:

“Mario Incisa della Rocchetta impianta il primo vigneto di cabernet a Castiglioncello di Bolgheri nel 1944. La prima bottiglia di Bolgheri Sassicaia, con la stessa etichetta che conosciamo oggi, esce nel 1968 (al tempo era vino da tavola). La DOC per il vino rosso arriva solo nel 1994 e disciplina i Bolgheri Superiore ed il Bolgheri Sassicaia, come primo esempio di “cru” italiano. Tanti anni ci sono voluti perché si capisse che le originali intuizioni del Marchese Incisa avevano creato un fenomeno particolare per la storia del vino italiano: quel fenomeno che rende i vini bolgheresi, vini di piena e grande espressione di “terroir”, i vini profondamente legati al suolo ed al clima del territorio da cui provengono…”

Come si potrebbe non premiare tanta caparbietà? Se posso però dire la mia su ciàò che si è bevuto, io le emozioni più grandi, piuttosto che dal Sassicaia le ho avute da “Le Macchiole Paleo 2012”. Un vino sorprendente, potente, naso e bocca di quelli che si ricordano. Ma soprattutto voglia di berlo di nuovo.
Sono un irriverente? Probabilmente l’aspettativa era troppa. Magari la “precisione” del Sassicaia ancora non riesco a percepirla o interpretarla nel modo corretto, fatto sta che questo vino lo vedete al centro della fotografia, e non per caso.

Comunque, tutti molto interessanti. Paleo su tutti, Ornellaia 2015 subito dopo 🙂

Abbiamo provato:

Le Serre Nuove 2016 – Ornellaia
Bolgheri Rosso 2016 – Le Macchiole
Paleo Rosso 2012 – Le Macchiole
Bolgheri Superiore Piastraia 2015 – Michele Satta
Sassicaia 2015 – Tenuta San Guido
Guidalberto 2016 – Tenute San Guido
Bolgheri Superiore Baia al Vento 2015 – Folonari
Sapaio 2015 – Podere Sapaio
Ornellaia 2015 – Ornellaia

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Maurizio Gabriele

Maurizio Gabriele

Fondamentalmente un curioso. Programmatore e sistemista pentito, decide di virare in modo netto verso il mondo della comunicazione, caratterizzato da progetti decisamente più stimolanti. Attratto dalla cucina sia come forma di espressione che di nutrimento e, inevitabilmente, dal vino. Sommelier dal 2018. In giurie internazionali dal 2020. Writer per passione. Entusiasta per scelta di vita.

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